Mangiabarche

mangiabarcheDi fronte al faro di mangiabarche a circa un miglio e mezzo dalla costa, risale dal fondale sabbioso la secca col suo sommo a circa 14 mt.; secca di dimensioni piuttosto ampie con la possibilità di fare un numero di circa 8 immersioni una diversa dall’altra, nella quale è possibile trovare una svariata quantità di pesci tra i quali cernie e aragoste. Ricchissima di anfratti, si può annoverare un punto a sud conosciuto come la tana dei saraghi, con un fondale molto frastagliato sul bordo della secca dove appare un arco con una tana sempre piena di grossi saraghi e gronghi e la presenza di grandi gorgonie gialle. Prof. min 14 mt., max 38 mt., visibilità buona, difficoltà 6, durata 30\ 35 min., tipo quadra con salto nel blu.
Il nome proviene da un faro che è tutt’ora in uso, che appoggia su di una secca chiamata faro mangia barche; si scende su dei gradoni prima a 5 mt. poi 15 mt. sino a raggiungere i 24 mt. dando alle sue pareti colori e forme svariate, offrendo scorci con cerianthus enormi, saraghi fasciati e dentici.
Secco Mangiabarche: un piano che scende e sale, nascondendo anfratti tra le pianure di posidonia, dove si nascondono grosse cernie brune e dentici.